Non c’è freno alla fantasia quando si tratta di trovare una “giustificazione” ai mancati investimenti al Sud. Questa volta, però, hanno esagerato!
Dopo le polemiche sul primo bando del PNRR per gli asili nido (il quale, con il meccanismo del cofinanziamento, favoriva le città ricche a discapito di quelle povere), la Ministra Carfagna aveva promesso di far correggere la stortura; ed ecco a distanza di pochi mesi la "correzione"!
Così il ministero dell’Istruzione Bianchi (ex assessore regionale all’istruzione in Emilia-Romagna), nel predisporre i nuovi bandi del PNRR per gli asili nido, si basa su delle previsioni ISTAT al 2035. L’Istituto di Statistica infatti, qualche mese fa, aveva fatto una spaventosa previsione sulla base di due fenomeni abbastanza inquietanti: il calo delle nascite e l’emigrazione interna da Sud a Nord.
Lo scopo di quella previsione al 2035 era quello di illustrare i pericoli dei fenomeni in corso al giorno d’oggi e sperabilmente porvi rimedio. Invece il ministro Bianchi usa queste ipotetiche previsioni per giustificare, oggi (o almeno entro il 2026), maggiori investimenti nelle regioni del Nord, a discapito di quelle del Sud.
Così, nella suddivisione dei fondi per la realizzazione degli asili nido, scompaiono “magicamente” 50mila bambini del Sud che ipoteticamente, nel 2035, si saranno trasferiti con tutte le loro famiglie al Nord. Ecco la tabella pubblicata su "Il Mattino" in un articolo di Marco Esposito:
Fonte “Il Mattino”
Con questa visione “futuristica” il Governo sta implicitamente ammettendo che si andrà inesorabilmente verso la previsione fatta dall’ISTAT e cioè verso la desertificazione umana del Mezzogiorno. Probabilmente perché il Governo non ha alcuna intenzione di invertire questo trend di emigrazione da Sud verso Nord che sta letteralmente svuotando le regioni meridionali
In un video su Facebook, il giornalista Marco Esposito ci spiega il meccanismo subdolo sul quale si basano i bandi PNRR per gli asili nido: