Negli ultimi giorni avrete sicuramente notato l’ondata di caldo intensa che sta facendo registrare temperature record per il periodo, con punte fino a 40 gradi, in particolare in Puglia, Basilicata, Calabria e Isole Maggiori. La mancanza di pioggia sta mettendo in difficoltà tutto il settore agricolo, molte tipologie di raccolto sono a rischio.
Avrete sicuramente notato, nell’ultima settimana, un susseguirsi di notizie allarmistiche sulla “grave siccità” che sta colpendo le Regioni del Nord, in particolare Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna. Nei vari servizi si vedono le immagini “spaventose” del Po con un livello di acqua ben sotto la media del periodo. Per questo le Regioni del Nord sono pronte a chiedere al Governo lo stato di emergenza per la siccità.
I rappresentanti delle Regioni del Nord chiedono “decreti di urgenza” per far fronte alla crisi idrica (che tradotto significa fondi), ma chiedono anche di mettere a disposizione le risorse del Pnrr per la creazione di nuovi invasi; l’argomento, infatti, verrà affrontato domani 22 Giugno nella Conferenza delle Regioni.
Il Ministro delle politiche Agricole, Stefano Patuanelli, ha già dichiarato: “Credo sia inevitabile dichiarare uno stato di crisi”; Quindi molto probabilmente dei fondi verranno stanziati.
Insomma: è scattato l'allarme generale! Notizie di possibili razionamenti della risorsa idrica spaventano la popolazione. Spaventa anche il fatto che aumenti la probabilità di incendi.
La macchina “mainstream” però parla esclusivamente della siccità al Nord, come se al Sud il problema non esistesse affatto. In realtà al Sud la situazione è ben più grave considerando il fatto che mediamente le Regioni del Nord hanno a disposizione un numero molto superiore di bacini e fiumi. In realtà le regioni del Sud vivono, ogni anno, la stessa situazione o molto peggiori; con la differenza che se ne parla pochissimo o si dà scarsa rilevanza al fenomeno.
Solo per fare un immediato paragone (ma di esempi simili ce ne sono tantissimi), lo scorso anno la Puglia affrontò un periodo di grave siccità durato ben 5 mesi (da Aprile a Settembre) con una stima dei danni causati di ben 70 milioni di euro all'anno, con un impatto devastante sulle produzioni agricole e sulla fertilità dei terreni. E' quanto affermava Coldiretti Puglia, sulla base dell'Osservatorio ANBI sulla risorsa idrica, analizzando la disponibilità di acqua delle dighe Occhito, Capaccio, Osento e Capacciotti. La Regione Puglia aveva chiesto lo stato di emergenza, ma dal Governo nessuna risposta.
La produzione di olio extravergine di oliva fu’ fortemente ridotta a causa della siccità. La Puglia, prima Regione per produzione di extravergine di oliva, aveva subito un calo della produzione di circa il 40% rispetto alle previsioni.
La situazione nelle altre regioni del Sud non era molto diversa, ma nessuno dedicò la giusta attenzione alla crisi, TV e Giornali non riportarono la notizia in termini “allarmistici”: PERCHE'?
Perché viene data così poca rilevanza mediatica alla siccità nelle regioni del Sud, mentre se ne fa una questione nazionale quando riguarda le Regioni del Nord? Magari, secondo l’opinione pubblica, la siccità al Sud non causa danni? O magari giornalisti ed opinionisti credono che cittadini e vegetazione a Sud siano “abituati” a vivere in condizioni di scarsità d’acqua?
E’ evidente l’approccio completamente diverso da parte dei mezzi di informazione nel caso il problema si verifichi nelle regioni settentrionali. L’attenzione e l’allarmismo riportato su tutti i canali di comunicazione è, quantomeno, di un ordine di grandezza superiore. L’ipotesi di un razionamento dell’acqua il Lombardia sembra una catastrofe, il Presidente Fontana ha chiesto uno sforzo “immane” alla popolazione. Nessuno fa notare, però, che per esempio, in Sicilia la scarsità d’acqua costringe (tutti gli anni e per più mesi all’anno) ogni famiglia a dotarsi di una cisterna, spesso posizionata sul tetto, da utilizzare come serbatoio per la preziosa risorsa fornita ad “intermittenza”.
Ma probabilmente lo scopo della enorme pressione mediatica (utile a far diventare l’emergenza idrica delle Regioni del Nord un caso nazionale) è anche un altro. Vedremo se effettivamente il Governo stanzierà dei ristori per le regioni colpite (quelle del Nord, certo).
In tal caso, attraverso l’utilizzo di fondi pubblici, i siciliani contribuiranno a risarcire i danni causati dalla siccità del Po’! Davvero curioso, no?