A distanza di pochi giorni dal surreale teatrino a “Mattino Cinque”, assistiamo ad un altro attacco ai danni del Sud, stavolta molto più DIRETTO e SPREGIUDICATO.
L'ex Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia (PD), ospite nella prima parte della puntata di “OMNIBUS” (La7) del 4 Novembre cambia nuovamente versione sui LEP. Si, proprio lui, quello che prima di essere eletto gridava nelle piazze “prima i LEP” ma che fino a qualche settimana fa diceva “prima o poi faremo i LEP, ma intanto approviamo l’autonomia differenziata, state tranquilli!”, come abbiamo visto in questo articolo. Adesso effettua un improvviso cambio di rotta e fa la parte del difensore dei Sindaci del Sud.
Nella seconda parte della puntata si assiste a degli interventi assurdi, pretenziosi e spregiudicati per convincerci che i soldi del PNRR devono andare al Nord. E’ disarmante la sfacciataggine!
Ma andiamo per ordine...
Si parla dell’intervista del neo-eletto Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi (PD) su “Repubblica” in cui denuncia lo stato di abbandono da parte dello Stato della città di Napoli, la mancanza di tecnici per la gestione dei prossimi bandi del PNRR e lo stato disastroso dei bilanci del Comune. L’articolo viene vergognosamente strumentalizzato in salsa filopadana.
Un corrispondente da Bruxelles (della stessa Repubblica) cerca di far intendere che il Sindaco di Napoli pretende di usare i fondi del PNRR per coprire i buchi nei bilanci del Comune: “il Recovery Fund purtroppo non è stato disegnato per coprire i debiti dei Comuni (ne quello di Napoli, ne quello di Roma che è anch’esso sull’orlo del dissesto)[…]. Pensare che quei soldi vengano messi per coprire i buchi di bilancio delle amministrazioni, purtroppo…”
Boccia precisa che nell’intervista “Manfredi non dice questo! Il PNRR lo abbiamo negoziato per ridurre le disuguaglianze […]. L’epicentro di queste disuguaglianze è il Mezzogiorno, Napoli è la capitale delle disuguaglianze, così come gran parte del Mezzogiorno!”;
COSA? propio lui! Adesso improvvisamente fa la parte del difensore dei Sindaci del Sud (a parole)!
Parla anche di LEP: “non a caso inserimmo la necessità di adeguare i Livelli Essenziali delle Prestazioni. Non vorrei che, nell’anno successivo, la “passione” per la GESTIONE delle risorse finanziarie soprattutto di alcuni gruppi Faccia dimenticare la razio; quel negoziato (con Bruxelles) lo abbiamo chiuso per RIDURLE le disuguaglianze e NON per fare qualche investimento in alcune parti del Paese!”
Sembra voglia accusare le regioni del Nord di volersi accaparrare le risorse del PNRR, le quali (come concordato con Bruxelles) sono destinate a RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE e quindi in larga parte alle Regioni del Sud.
Cala il gelo in studio, le facce dei giornalisti impallidiscono, prontamente la conduttrice pronuncia ripetutamente dei sonori “si ma…” e poi interrompe dicendo: “però così diventa RISCHIOSO, se ogni Sindaco dice…”; certo che diventa rischioso (per loro), se ogni sindaco del Sud inizia a pretendere ciò che gli spetta di diritto, il Nord “rischia” di non poter più accaparrarsi tutte le risorse a cui è abituato.
A quel punto Boccia subisce un attacco generalizzato, l’esponente di FdI dice: “solo Boccia poteva dire che quell’articolo dica l’esatto opposto di quello che c’è scritto…”; Boccia cerca di replicare ma la conduttrice lo zittisce. Poi legge, con tono ironico: “i Sindaci del Sud, 80 Miliardi a rischio, c’è De Caro dell’ANCI che dice servono assunzioni nei Comuni altrimenti non avremo le risorse del PNRR”.
L’esponente di FdI giunge ad una estrema sintesi: “quello che dice Manfredi è: datemi i soldi se no mi dimetto domanimattina!”. Poi parla del clamoroso FLOP del primo concorso per i 2800 tecnici per il Sud di Brunetta, poi aggiunge: “nessuno si SOGNI che dietro quelle assunzioni legate alla fase esecutiva del PNRR si possa immaginare di RIMPINGUARE gli enti pubblici con nuove persone”. Insomma, vuole dire, care amministrazioni Meridionali, non penserete mica che i tecnici che mancano a Sud li avrete poi per sempre, no assolutamente. E’ già tanto (ed infatti il flop del concorso lo dimostra) se li avrete per 36 mesi.
Conclude l’argomento la giornalista del Corriere della Sera la quale, essenzialmente dice: Manfredi lo sapeva che mancavano i soldi per Napoli. Adesso cosa vuole? Non doveva candidarsi… “il sindaco facesse il sindaco, con i soldi che ci sono e con le condizioni che ci sono”. Insomma, quante pretese sto Manfredi, non se ne può più! Poi aggiunge: “ogni volta fare la parte di quelli che ricattano… dei sindaci meridionali. Io che SONO MERIDIONALE, m.., m.., mi sento male quando sento queste cose perché NON E’ SERIO!”.
Boccia replica dicendo: “lo dico altrimenti poi in Parlamento non ci capiremo: il Governo deve mettere un surplus di attenzioni perché bisogna RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE!”
Ci fidiamo di Boccia, visti i precedenti?
Nella seconda parte della puntata si discute della frattura interna alla Lega (come se fosse una questione di interesse nazionale), e l’ospite principale, un giornalista/scrittore ci spiega che questa frattura rappresenta un bene, che è sinonimo di diversità. Sembra più una "ode alla Lega" che una discussione.
L’ospite dice: “la Lega è innanzitutto Lega Nord, significa un blocco sociale ben definito, un’area geografica che corrisponde anche al PIL, con un humus e una forza di territorio…”, parla delle due distinte figure di Salvini con la sua forza elettorale e di Giorgetti, il quale avrebbe una “corrispondenza alle esigenze di tutto un mondo/ambiente che una cosa la chiede…”. La conduttrice interrompe e conferma che la “costituency” della Lega è al Nord e che è fallito il progetto di Salvini di “andare verso Sud e di parlare ad una destra più destra”. L’ospite risponde: “quel mondo, il mondo del Nord, che corrisponde ai “Governatori” che la lega ha saputo intercettare”; Successivamente ribadisce: “un blocco sociale di riferimento, un Nord operoso, che si impegna…”.
Sembra che i “Governatori” (più correttamente “Presidenti di Regione”) esistano solo al Nord. Insomma la solita tiritera del nord operoso, che si impegna, fa PIL e fa blocco (soprattutto, questo si che è vero).
La parola passa alla giornalista del Corriere della Sera: “sono assolutamente d’accordo con Pietrangelo […], Salvini deve tener conto di Fedriga, Zaia, Fontana e la Lombardia, che è la regione che fa il PIL d’Italia […], deve stare attento perché si stà allontanando da quelli che sono i suoi territori; perché la Lombardia è fatta di gente che lavora e guadagna.
Aha davvero? Nelle altre regioni la gente non lavora?
Arriva il pezzo forte. Il corrispondente da Bruxelles di “Repubblica” dice: “il blocco sociale del Nord, che ha votato la Lega in questi anni (prima FI e ancora DC) tende ad essere molto CONCRETO: vuole INVESTIMENTI, vuole INFRASTRUTTURE, e SOLDI… ha bisogno di quello! A DIFFERENZA di quello che abbiamo definito populismo al Sud che invece è alla ricerca di un benessere che superi la SOGLIA DI POVERTA’. Le ultime vicende hanno dimostrato che senza il Recovery Fund ed i rapporti internazionali, quel tipo di esigenza non viene soddisfatta!”.
Avete capito? Il vero problema del Sud è la mancanza di CONCRETEZZA, quella che ti fa pretendere INVESTIMENTI, INFRASTRUTTURE, SOLDI; tutte cose che “notoriamente” il Sud non vuole. Secondo il corrispondente il Sud, invece, commette l’errore nel tentare di superare la SOGLIA DI POVERTA’. Eppure è così semplice, come hanno fatto i Meridionali a non pensarci prima, perdono tempo in cose “inutili”. Tentano invano di uscire dalla povertà quando basta essere un po’ più CONCRETI. Davvero incredibili queste affermazioni!
Boccia, prima di essere eletto ripeteva continuamente: “prima i LEP” (fermi da 20 anni). Quando poi fu nominato Ministro per gli Affari Regionali nel Conte II, proponeva invece di approvare intanto l’Autonomia Differenziata, dato che SICURAMENTE i LEP sarebbero stati approvati entro 12 mesi…. Insomma era passato al “prima o poi approveremo i LEP, state tranquilli”.
Dopo che i 5 Stelle hanno “sperperato” la grande quantità di voti presi al Sud alle elezioni politiche del 2018 (con Conte che appoggia la “teoria della locomotiva del nord” e propone leggi speciali per Milano); dopo la clamorosa debàcle della Lega al Sud alle scorse amministrative (infatti sta tornando ad essere (lo è sempre stata in realtà) ufficialmente la “Lega Nord”); sembrerebbe che i voti dei Meridionali “creduloni e poco CONCRETI” siano li a disposizione, facilmente accaparrabile con qualche dichiarazione estemporanea a cui, attualmente, non sono assolutamente seguiti I FATTI!
Bene che si ponga la questione della riduzione delle disuguaglianze, ma occhio a non farsi fregare, per l’ennesima volta.