Il programma Mediaset “Morning News” parte malissimo; durante la prima puntata (27 Giugno) è andata in onda la “seconda parte” della vergognosa scenetta che vi avevamo segnalato su “Dritto e Rovescio”. Il “protagonista” napoletano è lo stesso, la retorica pure.
Lo schema comunicativo non cambia: si mettono a confronto il napoletano sfaticato e due “virtuosi” imprenditori del Nord, al fine di rafforzare i pregiudizi contro il Sud. La scenetta è abbastanza lunga, si cerca in tutti i modi di evidenziare caratteristiche e comportamenti negativi dello sgrammaticato netturbino napoletano, ricorrendo spesso ad espressioni facciali o gesti di disapprovo o addirittura disgusto.
Dall’altro lato ci sono due “virtuosi” imprenditori del Nord (Monza e Firenze) che, “poverini”, non riescono a trovare il personale per le loro “virtuose” attività commerciali, pur avendo agito nel completo rispetto della legge, impegnandosi al massimo delle loro capacità, con ingegno e determinazione. Insomma, la solita retorica anti-Sud che cerca di mettere in contrapposizione le due italie.
Per analizzare lo schema comunicativo ricordiamo i 3 elementi fondamentali:
1) Un conduttore di parte (indovinate per quale delle due parti)
2) Uno o più “opinionisti” (vengono definiti tali così, nel caso, avranno solo espresso una loro “opinione”) che ci illustrano delle “teorie”
3) Il meridionale “difensore”: figura fondamentale che cerca goffamente (o finge) di difendere il Sud, ma in realtà diventa null’atro che lo strumento per rafforzare le “teorie” contro il Sud
Altro aspetto fondamentale sono le varie espressioni facciali o gesti degli “opinionisti”. Fate caso perché vengono prontamente inquadrate dalla regia, trasmettendo così un fortissimo messaggio implicito. Inoltre il conduttore è sempre intento a sottolineare le espressioni di disappunto degli ospiti collegati, utilizzando frasi come: “vedo che XXX scuote la testa”, “XXX ha una faccia perplessa”, “mi pare che XXX non sia affatto d’accordo”, anticipando e rafforzando le "teorie" che verranno prontamente illustrate dai singoli ospiti.
Come mai agli opinionisti e registi "sfuggono" gli esempi di sfruttamento che si verificano in padania? Ecco un esempio (Torino) che ha suscitato moltissime critiche (sui social, non certamente in TV) proprio in questi ultimi giorni:
Impariamo a riconoscere, analizzare e smascherare queste tecniche comunicative. Può sembrare superfluo, ma non ci rendiamo conto quanto questa narrazione distorta e tendenziosa della realtà (per cui al nord è tutto buono ed al Sud è tutto cattivo) sia funzionale per latri scopi, spesso anche politici ed economici.