Nella puntata di ieri (23 Giugno) di “Dritto e Rovescio” è andata in onda la “solita” scenetta funzionale al rafforzamento dei pregiudizi contro il Sud. Vi avevamo già segnalato simili recite ed avevamo analizzato lo schema comunicativo adottato. Bene, ecco un latro esempio che segue esattamente quello schema comunicativo atto a trasmettere una immagine distorta della realtà, penalizzando ovviamente il Sud. Anche all’interno di trasmissioni radiofoniche si adotta spesso lo stesso schema.
Il conduttore, abbastanza goffamente, finge di essere imparziale nel “dibattito”. L’argomento principale è il reddito di cittadinanza e come potete immaginare non mancano gli attacchi e le critiche. Intervengono (pescati “a caso” fra il pubblico) un giardiniere/netturbino/autista di Napoli e successivamente un imprenditore/sheff di Salsomaggiore (Parma).
I due personaggi insceneranno le parti del dipendente sfaticato ed ignorante del Sud e l’imprenditore diligente ed intraprendente del Nord. Sembra di vedere quelle scenette di Forum in cui gli attori recitano esasperatamente la loro parte.
Il netturbino napoletano, con un marcato accento ed abbastanza sgrammaticato, percettore di reddito di cittadinanza, afferma di essersi recato presso un centro per l’impiego e di non aver mai più ricevuto risposta: “le faremo sapere; non mi hanno chiamato più” afferma.
E’ il turno dell’imprenditore del Nord (provincia di Parma). Inizia subito con lamentarsi del fatto che non riesce a trovare il personale e, rivolgendosi all’attore napoletano, dice: “se vuoi ti metti un bel grembiulino e vieni su con me, te lo do io il lavoro”. A quel punto scatta l’ovazione del pubblico, si sente un forte “bravoooo”.
I due dibattono ed a quel punto il conduttore “imparziale” finge di placare gli animi. La parola torna al “diligente e disperato” imprenditore, che si accinge ad illustrare le sue difficoltà. Il conduttore chiede: “innanzitutto mi dica dove”; l’imprenditore risponde: “Salsomaggiore, provincia di Parma”. A quel punto il conduttore pronuncia una frase che porta con se tutti quelli che sono i pregiudizi contro il capoluogo partenopeo: “Salsomaggiore non è Napoli, dai!”. Cosa significa questa frase? Cosa voleva dire?
Effettivamente Salsomaggiore e Napoli non sono la stessa cosa, sono ovviamente due città diverse. Se qualcuno mai dovesse accusare il conduttore del fatto che quella frase contenesse un messaggio negativo nei confronti di Napoli, lui direbbe semplicemente che ha detto la verità! Il senso letterale di quella frase, effettivamente, non ha contenuti discriminatori; ma il messaggio intrinseco è potentissimo, cioè: non puoi paragonare Salsomaggiore a Napoli, perché una delle due città è nettamente superiore in tutto (indovinate quale delle due città è la prediletta?).
La risatina dell’imprenditore emiliano, poi, la dice lunga!
Prosegue il piagnisteo dell’emiliano, il quale riporta l'esempio "calzante" (accaduto addirittura la sera prima) di una sua dipendente che non voleva lavare i pavimenti e per questo si è licenziata. Il napoletano viene inquadrato mentre se la ride. Poi gli chiedono: “ma la pagava la ragazzina?” e l’imprenditore emiliano diligente e premuroso risponde sarcasticamente: “no, la faccio venire gratis, ma che ragionamento è? La pago quello che và, quello che serve!”.
Purtroppo subiamo questo tipo di comunicazione costantemente, giorno dopo giorno, in TV, Radio e giornali. Siamo talmente assuefatti da questo tipo di comunicazione "tendenziosa" che non ci facciamo nemmeno più caso.
Se vi fermate un attimo a riflettere, però, non possiamo permetterci il lusso di continuare a subire silenti questo vergognoso fenomeno. Bisogna REAGIRE, segnalare e contestare ogni singolo avvenimento del genere. Non è facile, il mondo della comunicazione maintream ha i suoi centri decisionali quasi sempre al Nord; trasmettere questo tipo di messaggi è per loro funzionale.
Aiutateci! Ed insieme ce la faremo.
EDIT: a distanza di un paio di giorni, la vergognosa scenetta si ripete e si amplifica in un latro programma Mediaset.