Il 13 Febbraio 1861, Francesco II di Borbone firma l’armistizio.
Tramontava così per sempre il Regno delle due Sicilie ed il Meridione veniva annesso al Regno d’Italia.
Il Re Francesco II, nato a Napoli il 16 Gennaio 1836, figlio di Ferdinando II e della prima moglie Maria Cristina di Savoia, figlia di Vittorio Emanuele I, veniva chiamato anche “Franceschiello” per via della sua giovane età. Salito al trono il 22 maggio 1859 a soli 23 anni, con un carattere timido e bonario, cercò di seguire la linea politica del padre.
Il tramonto del Regno delle due Sicilie iniziò l’11 Maggio 1960 con lo sbarco a Marsala di Garibaldi e l’avvio della spedizione dei Mille.
Il 6 Settembre 1860 Francesco II lascia Napoli (su consiglio del Prefetto di Polizia Liborio Romano) per rifugiarsi a Gaeta nella Villa Reale Borbonica.
Il giorno seguente Garibaldi entra a Napoli, scortato dallo stesso Liborio Romano e, con l’aiuto della camorra incaricata di mantenere l’ordine pubblico, viene accolto dalla folla “festante”.
L’armistizio venne firmato a Gaeta dopo 3 mesi di feroce assedio da parte delle truppe Sabaude, guidate dal Generale Enrico Cialdini, le quali utilizzarono senza parsimonia i potenti cannoni dell’epoca a canna rigata. In quei 3 mesi di assedio ci furono ben 75 giorni in cui i piemontesi fecero fuoco contro la città.